Inclusione

Firenze e l'inclusione

Gli interventi per l’inclusione si indirizzano verso due aspetti principali: i servizi e le infrastrutture.

Per i servizi, Firenze propone un modello di partecipazione attiva che superi la frammentazione degli interventi sociali e attivi una condivisione della responsabilità fra professionisti e operatori, fra servizi di diverse istituzioni e fra servizi e nuclei familiari.

Sul fronte della casa - strumento centrale nella vita delle persone per favorire la loro appartenenza ad una comunità ed essere parte attiva dello sviluppo del territorio - si impone una nuova modalità di affrontare la nuova emergenza abitativa legata soprattutto alla morosità incolpevole, attraverso la sperimentazione di nuove forme di accoglienza temporanea.

108,4

Mln €

Costo degli interventi

82

Mln €

Finanziamento UE

Immobile ex Meyer: risanamento conservativo edilizio per servizio di gestione emergenza abitativa

Il progetto prevede il risanamento della palazzina dell’ex ospedale Meyer e si inserisce nella prospettiva complessiva di rafforzamento dell'accoglienza di seconda soglia attivando un apposito servizio di segretariato. Nella struttura sono previsti 18 mini alloggi di transito da destinare a singoli e a nuclei familiari

Progetto POLIS 2.0 percorsi multidimensionali per la coesione sociale

Il progetto, di natura multidisciplinare per l’inclusione attiva, tende a strutturare, rafforzare e coordinare gli interventi di promozione e di sostegno sociale e di contrasto al degrado ed all’emarginazione sociale, attraverso un approccio multidimensionale centrato sul modello di “empowerment” di comunità con l’obiettivo generale di promuovere azioni per il rafforzamento dei legami sociali, l’inclusione di fasce di popolazione deboli ed a rischio di esclusione, l’autoimprenditorialità, lo sviluppo e la messa in rete di risorse, interventi e servizi esistenti che convergono sul medesimo gruppo target di azione.

Progetto S.A.T. Servizi socio-abitativi temporanei di “seconda soglia” a bassa intensità assistenziale

Il progetto si colloca nell’ambito del Sistema integrato delle Accoglienze Temporanee (S.A.T.), centrato su una filiera di servizi multilivello, e si basa sulla necessità di superare il tradizionale approccio alla questione abitativa fondato, da un lato sull’edilizia residenziale pubblica e, dall’altro, sull’erogazione di contributi economici (sussidi) di sostegno all’abitare, predisponendo per la cosiddetta “seconda soglia” di accoglienza, a bassa intensità assistenziale e di durata definita, progetti personalizzati di autonomia ed emancipazione che poggiano su soluzioni di transito, per il superamento del proprio momento di disagio ed un ritorno alla propria indipendenza economica e quindi alloggiativa.